Rewilding

Lascia che la natura faccia a modo suo

20/04/2024 | Di Claudio_VL | Commenti: 0

In Italia vedo sempre più spesso gente che ammattisce per trasformare il proprio giardino in un English lawn, un prato all’inglese, con l’erbetta fitta, di un solo tipo, tagliata tutta alla stessa lunghezza. E' un tipo di prato che richiede continua attenzione e irrigazione costante, il che e' sempre più difficile e costoso nell'Italia semi-tropicale del terzo millennio, e che porta facilmente alla paranoia, come saprete se avete visto tizi misurare la lunghezza dei fili d'erba col righello.

Nel frattempo, in Inghilterra, molte persone che conosco hanno adottato l’idea del rewilding: lasciare che erba, erbacce e fiori crescano in modo naturale, in modo da fornire cibo e rifugio a insetti e ad altri animali, permettendo cosi' la ricostruzione naturale di un ambiente in cui ciascun organismo è al contempo predatore e preda.

Più precisamente, il rewilding è

una forma di ripristino ecologico che punta ad aumentare la biodiversità e a ristabilire i processi naturali. È differente da altre forme di restauro ecologico in quanto il rewilding aspira a ridurre l'influenza umana sugli ecosistemi. È anche diverso da altre forme di ripristino ecologico in quanto (...) è disponibile nei confronti di nuovi ecosistemi che comprendono nuove specie e nuove interazioni.


Questa definizione di Wikipedia è troppo complessa? Eccone una più semplice e più diretta, da RewildingEurope.com:

Il rewilding è un approccio graduale alla salvaguardia della natura. È incentrato sul lasciare che la natura badi a se stessa, attivando processi naturali che modellano terra e mare, riparano gli ecosistemi danneggiati e ripristinano aree deteriorate. Attraverso il rewilding, i ritmi naturali della flora e della fauna creano degli habitat più selvatici e con maggiore biodiversità.


“Ma perché dovrei offrire rifugio a insetti, rospi, ricci e altri animali?“, direte? Boh, fate voi. È da decenni che si parla dell’importanza delle api per l’impollinazione delle piante. Ed è un pezzo che avrete notato la quantità di cimici e zanzare presenti in Italia e' incredibile e sproporzionata rispetto a quella in altri Paesi in cui non si usano insetticidi a tutto spiano, e che hanno molte più fonti pozze d’acqua che offrono potenziale terreno d'incubazione per le zanzare.

E poi, il "Passive rewilding" (ripristino dell'ecosistema naturale tramite il parziale o completo ritiro dell’attività di gestione umana del paesaggio) mi pare anche una soluzione a quell'eterno problema italiano, Lo Stress: tante cose da fare, poco tempo a disposizione. Piantatela di fare i capelli a spazzola al vostro giardino, lasciate che cresca un po' più rilassato, più capellone. Potreste rilassarvi anche voi.

Questo e' il giardino della casa in cui sono cresciuto. Non ho mai visto cosi' tante margherite. Non ho mai notato cosi' tante api, e con loro e' in aumento anche il numero di passeracei, e di gazze, e qualche nibbio inizia a svolazzare nei dintorni. Non mi sono mai sentito cosi' bene in giardino, a parte quando feci un safari fotografico con i grillotalpa locali nel 1986.






Argomenti: animali, ecologia, giardini, vivere in Inghilterra

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